lunedì 18 aprile 2011

Andrà tutto bene...

... e fu così che finirono trucidati!
Oramai, ciclicamente, è così che accade nei film horror.
C'è quella vena di ottimismo che, alla fine, porta sempre e solo ad una conclusione: la morte violenta di tutti i protagonisti!
Eeeeeh sì. Perché bisogna ammetterlo, i protagonisti degli horror non brillano per intelligenza.
Partiamo dal fatto che decidono di fare scampagnate nei posti più disparati.
Non ci sarebbe nulla di male in questo, eccetto il fatto che vengono scelti, solitamente, cimiteri abbandonati, chiese sconsacrate, case al centro esatto di intricati boschi o musei di armi antiche.
Oh, metti che l'assassino non abbia un'accetta a portata di mano!
Ora, 'sto gruppo di deflagrati nel cranio sì trova al centro di coccolose attenzioni dello psicopatico di turno.
E noi spettatori, che facciamo?!
 Inveiamo dall'altro lato dello schermo (perdendo, a volte, aplomb e finezza...) per cercare di spedirli nella giusta direzione... ma mai che ci ascoltassero!
Così, muoiono tra atroci sofferenze.
A cui s'aggiunge anche il nostro "te l'avevo detto!".
È così da secoli... e così andrà sempre. Anche perché, 'sti deficienti compiono delle azioni veramente sconsiderate.
Così, girando sul web, ho trovato proprio una lista ed ho pensato di riproporla.
Nel caso domani Freddy Kruger vi spuntasse da sotto al letto... ;)

sabato 16 aprile 2011

La Sindrome di Stendhal

Casomai ci fossero ancora dubbi sulla genialità di Giacomo Bevilacqua, vi consiglio di leggere l'allegato di settimana scorsa che ha scritto per Wired.
BuonaLettura...

venerdì 15 aprile 2011

La Luna Nera

Cominciamo col dire che credo nella magia.
Non so perché, ma ci credo.
Il che è strano, giacché sono un tipo che ha bisogno quasi sempre di prove concrete.
Ma alla fin fine, è come con la religione.
Sì sceglie di credere, a scatola chiusa, fidandosi di quello che ci viene dettato dal cuore.
Ma questo è un altro discorso... che non va sprecato così superficialmente.
Ritorniamo alla magia.
Potremmo dare la colpa alla Disney, di cui sono fan sin da piccolo?!
Nah, è un qualcosa d'innato. In realtà, ci ho sempre creduto.
Mi ha sempre affascinato la dualità nelle cose.
Dove c'è la luce, c'è ombra. Dove c'è bianco, c'è nero.
Sono convinto che tutto nella vita abbia un lato oscuro... e forse la magia è una delle poche cose che possiede entrambi i lati.
Vabbè, non voglio addentrarmi in territori complicati, ho pensato a questo grazie all'ennesima puntata delle Iene.
Uno dei loro inviati sì è fatto assumere in un call center dove sì poteva ottenere una "lettura" dei tarocchi.
Naturalmente, stando al servizio, le persone che chiamano vengono prese allegramente per i fondelli da operatori che l'unico tarocco che hanno visto in vita loro è una borsa di Vuis Luitton dal vù cumprà di turno.
Ora, di certo non serviva un servizio de le Iene per capire che quei numeri son tutte bufale!
La cosa che più mi ha fatto riflettere è stato vedere persone che, prese dalla disperazione, sì affidano a persone senza scrupoli che non solo lucrano su di loro, ma sì fanno anche beffe dei loro problemi!
Le tengono a telefono per delle ore (e visti i prezzi poco convenienti, non pagano certo 2 lire...), facendo loro eviscerare tutto ciò che lì affligge e... il Sempronio di turno non fa altro che sbuffare, magari leggendo un giornale o giocando col cellulare.
Non lo trovo giusto.
Vero è che siamo nel 2011. Di questi numeri, dalle televendite ai cartomanti, alle chat line erotiche, se n'è discusso fino alla nausea (basti ricordare, un po' per tutti, il famoso caso Vanna Marchi...) però, a volte, sì tende a dimenticare il fattore scatenante di tutto: la disperazione.
L'essere umano possiede un ventaglio d'emozioni ampio, molte delle quali influiscono fin troppo sulle capacità cognitive.
Quante volte sì è fatto qualcosa di stupido pur essendone totalmente consapevoli?! Beh, di certo più di quello che ricordiamo. Ma il più delle volte siamo recidivi perché, pur sapendo che questo o quello ci può causare problemi, ci sì accontenta del tutto e subito senza badare alle conseguenze.
Non dico che non bisogna mai ascoltare il cuore. Odio i tipi troppo razionali, come dice Shakespeare "Senza cuore, saremmo solo macchine", ma a volte azionare il cervello non fa male.
Prima di digitare quel fantomatico numero, chiediamoci se davvero ne abbiamo bisogno. Guardiamoci attorno.
Due chiacchiere con un amico non solo sono gratuite, ma ben più terapeutiche.
E a meno che voi non siate diretti discendenti del Nonno di Heidi, più eremiti dell'uomo del Monte, la soluzione è a portata di mano.
In fondo, la magia è dentro di noi. Basta solo la formula esatta per trovarla. :)

giovedì 7 aprile 2011

L'Essenza di Tutto

Ci sono cose che, per me, hanno delle priorità nella vita:
la famiglia, gli amici, il mio cagnetto...
Insomma, affetti concreti che, nel bene o nel male, sai bene di poter trovare sempre lì.
Ma c'è anche un'altra costante nella mia vita:
la Musica.
La Musica per me è realmente l'Essenza di Tutto.
Una melodia ti accompagna per anni, senza mai sbiadire nella tua mente.
I brividi, i ricordi, le emozioni ad essa legati restano impigliati nel suo pentagramma, legati alle note così profondamente che ben poche cose possono ed hanno la forza di farlo.
Anzi, forse solo una fotografia può essere al pari.
La Musica è terapeutica perché non agisce in superficie ma colpisce direttamente all'Anima, toccando corde che solo essa sa come muovere.
È una magia che prende forma ogni volta sotto forme nuove, riuscendo sempre a far centro.
Adoro scorrere la lista del mio iPod e ritrovare la mia vita suddivisa in tanti pezzi che man mano vanno aggiungendosi a quello che è il mio quotidiano.
ADORO ascoltare una canzone e sentire i brividi che, costantemente, fanno su e giù sulla mia spina dorsale, mostrandomi frammenti di quella giornata in giro a divertirsi, oppure, di quel giorno in cui tutto mi sembrava così cupo da non riuscire a vedere un barlume di luce.
E, al di là degli amici, lei è sempre presente.
Cantare a squarciagola la canzone che senti più tua in un determinato momento, sentir parlare di te in quello che ascolti, rigare il viso di lacrime per l'intensità di quelle parole in musica è un qualcosa di atavico eppure, è un'emozione nuova ogni volta.
Non sì è mai troppo stanchi per ascoltare Musica, non sì è mai troppo allegri o troppo tristi per non farlo. Potremmo quasi dire che la Musica è la zona franca della vita.
Un'Isola che Non C'è dove, chi più chi meno, sì trova concorde.
Dico "più o meno", semplicemente perché non tutti la pensano così.
Ci sono persone per cui la migliore musica è solo quella ascoltata da loro.
Un unico genere dove rimanere incastrati, guardando con diffidenza le altre melodie, eleggendosi a supremi conoscitori di un qualcosa che io reputo talmente al di sopra di noi da  non poter essere catalogato.
Quindi se sei un rocker, uno a cui piace il pop "è stupido".
Se sei uno a cui piace il pop, il rock è "solo rumore".
Se ami la dance, rock e pop sono "buone solo quando o sì è troppo su di giri o quando sì è depressi ".
Io capisco le preferenze, sono il primo ad averle. E capisco anche il totale 'disgusto' per un genere musicale (io, ne soffro costantemente!), ma quello che non riesco proprio a comprendere è non avere rispetto per le emozioni che una determinata melodia porta con se.
Cosa importa se per me è la più suprema delle melodie mentre per te non lo è?!
Bisogna ricordare che, molto spesso, i pareri non richiesti sono quelli meno utili.
E allora, che sì ami la classica, il pop, il rock, il metal, il jazz, l'R'n'B, non importa.
Ciò che realmente importa sono le reazioni che ci causano dentro.
Il resto, è soltanto rumore... ♫

domenica 3 aprile 2011

... ancora blog!

Giusto per non farmi mancare nulla, mi sono iscritto anche a Tumblr.
Se volete dare un'occhiata andate QUI. :D

sabato 2 aprile 2011

Il mondo in un click!

Il web è una risorsa infinita.
Dai video musicali ai tutorial, dai blog ai social network, Google, Wikipedia... insomma, ci basta dare un input e via per il mondo!!!
Molto fa quello che io chiamo 'amichevolmente' zio Google.
Sì possono vedere strade mai percorse grazie alle Maps, condividere documenti con Docs, inviare email con Gmail... insomma, infinite possibilità di collegamento.
Ma ció che più adoro è la possibilità di accorciare le distanze.
Sì, la vita reale è un'altra cosa... d'accordo.
Mai direi il contrario. Peró la possibilità di ridurre i km con una videochiamata, godendosi l'espressione della persona all'altro capo del mondo (o semplicemente tanto distante da non poter correre da lei/lui...) è qualcosa di eccezionale.
Come è eccezionale la creativita che il web ti permette ti conoscere.
Siti come Flickr che ti permettono di vedere foto da tutto il mondo, frammenti di storie raccontate e rese disponibili a tutti. Oppure devianArt, una community piena di Artisti che dalle foto ai pennelli, da Photoshop agli scritti riesce sempre a sorprenderti per le meraviglie caricate.
E come non parlare di YouTube?! Al grido di 'Broadcast yourself', totalizza migliaia di video caricati al giorno... tutti più o meno da guardare!
Oramai è diventato un trampolino di lancio non indifferente per comici, cantanti, attori.
Caricare un video, ricevere un bel po' di consensi e ritrovarsi lanciati in quel mondo a cui tutti un po' aspirano.
Sintesi perfetta di "poco sforzo, massima resa". :)
E non dimentichiamo i social network.
Quasi tutti oramai sono iscritti a Facebook, cinguettano su Twitter, fanno musica grazie a MySpace, aggiungono i colleghi su LinkedIn o grazie ad applicazioni ad hoc (come FourSquare o Google Places...) condividono luoghi e pensieri di continuo.
Senza dimenticare il mezzo che sto usando io, il blog.
Un diario online dove condividere opinioni e pensieri con gli altri, con la possibilità di confrontarsi e conoscere altri pareri.
E poi, contrariamente a quello che sostengono in molti, internet è veramente qualcosa di speciale.
Naturalmente, non bisogna eccedere.
Capisco che sia divertente taggare un amico in un link stupido su Facebook, pubblicare il video in cui fa una cazzata assurda, ma non bisogna perdere di vista il contatto umano.
Uscire e condividere LIVE le esperienze di tutti i giorni, non è nemmeno lontanamente paragonabile alle emozioni che sì provano da dietro uno schermo.
Insomma... senza internet non sì può stare.
Ma un caffè con gli amici vale più di mille links... :)

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